E' importante sottolineare che per ottenere dei buoni risultati il movimento non deve essere né troppo limitato né troppo eccessivo.
Gli effetti che l'attività motoria genera sono svariati: effetti sui muscoli, sulle articolazioni, sulle ossa, sul cuore e sulla circolazione sanguigna, effetti sulla respirazione, sulla funzione digestiva, sul sistema nervoso e effetti psichici e sociali.
Questi effetti che ho elencato non sono messi in ordine d'importanza, tutti sono rilevanti e molto spesso si manifestano contemporaneamente.
Poiché non voglio essere superficiale cercherò di spiegare in modo preciso e comprensibile a tutti questi effetti, uno per uno.
I muscoli:
I muscoli sono la parte attiva del nostro corpo. Nel nostro corpo si distinguono tre tipi di muscolo:
muscoli lisci o involontari, il muscolo striato cardiaco, i muscoli striati scheletrici o volontari.
I muscoli lisci o involontari: la loro contrattilità non dipende dalla volontà dell'individuo.
Il muscolo striato cardiaco: possiede un tessuto diverso dai muscoli lisci e striati. La sua contrazione non dipende dal sistema nervoso centrale ma è sotto il controllo del sistema nervoso autonomo. Esso è presente solo nel cuore e prende il nome di miocardio
I muscoli striati scheletrici o volontari: sono composti da un gran numero di fibre muscolari. La loro contrazione avviene solo all'arrivo di un impulso nervoso. Questi muscoli sono in relazione con lo scheletro, la loro contrazione provoca anche il movimento delle parti ossee.
Le trasformazioni che l'attività motoria provoca al sistema muscolare sono:
-aumento del volume del muscolo: se fatto lavorare, il muscolo diventa più forte e più grosso (ipertrofia) se lasciato completamente inattivo o poco utilizzato diventa piccolo (ipotrofia), perde forza e in questo modo viene evidenziato di più il grasso e le ossa.
-aumento dei capillari: Il muscolo impegnato in un lavoro che si estende nel tempo aumenta la sua capillarizzazione, ossia il numero dei capillari che fanno arrivare l'ossigeno, portato dal sangue, alle fibre del muscolo. Di conseguenza si ha una migliorata capacità di rifornire il muscolo di ossigeno, importante per resistere di più nel lavoro.
-miglioramento della trasmissione degli stimoli nervosi: il moto e ancor di più l'allenamento rende più veloce e più precisa la trasmissione degli stimoli nervosi dal cervello ai muscoli, migliorando la velocità e la coordinazione dei movimenti.
Importante poi è ricordare l'aumento delle sostanze energetiche e il cambiamento della lunghezza del muscolo.
Gli effetti che l'attività motoria genera sono svariati: effetti sui muscoli, sulle articolazioni, sulle ossa, sul cuore e sulla circolazione sanguigna, effetti sulla respirazione, sulla funzione digestiva, sul sistema nervoso e effetti psichici e sociali.
Questi effetti che ho elencato non sono messi in ordine d'importanza, tutti sono rilevanti e molto spesso si manifestano contemporaneamente.
Poiché non voglio essere superficiale cercherò di spiegare in modo preciso e comprensibile a tutti questi effetti, uno per uno.
I muscoli:
I muscoli sono la parte attiva del nostro corpo. Nel nostro corpo si distinguono tre tipi di muscolo:
muscoli lisci o involontari, il muscolo striato cardiaco, i muscoli striati scheletrici o volontari.
I muscoli lisci o involontari: la loro contrattilità non dipende dalla volontà dell'individuo.
Il muscolo striato cardiaco: possiede un tessuto diverso dai muscoli lisci e striati. La sua contrazione non dipende dal sistema nervoso centrale ma è sotto il controllo del sistema nervoso autonomo. Esso è presente solo nel cuore e prende il nome di miocardio
I muscoli striati scheletrici o volontari: sono composti da un gran numero di fibre muscolari. La loro contrazione avviene solo all'arrivo di un impulso nervoso. Questi muscoli sono in relazione con lo scheletro, la loro contrazione provoca anche il movimento delle parti ossee.
Le trasformazioni che l'attività motoria provoca al sistema muscolare sono:
-aumento del volume del muscolo: se fatto lavorare, il muscolo diventa più forte e più grosso (ipertrofia) se lasciato completamente inattivo o poco utilizzato diventa piccolo (ipotrofia), perde forza e in questo modo viene evidenziato di più il grasso e le ossa.
-aumento dei capillari: Il muscolo impegnato in un lavoro che si estende nel tempo aumenta la sua capillarizzazione, ossia il numero dei capillari che fanno arrivare l'ossigeno, portato dal sangue, alle fibre del muscolo. Di conseguenza si ha una migliorata capacità di rifornire il muscolo di ossigeno, importante per resistere di più nel lavoro.
-miglioramento della trasmissione degli stimoli nervosi: il moto e ancor di più l'allenamento rende più veloce e più precisa la trasmissione degli stimoli nervosi dal cervello ai muscoli, migliorando la velocità e la coordinazione dei movimenti.
Importante poi è ricordare l'aumento delle sostanze energetiche e il cambiamento della lunghezza del muscolo.
(Fonti: libro: "il manuale di educazione fisica e sport" di J.Mapell e A.Tonetti, conoscenze personali dovute ad anni di allenamento e a diversi studi).
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