lunedì 15 dicembre 2008

Altri effetti del movimento

Effetti sulla respirazione:
Il compito dell'apparato respiratorio consiste nel rifornire di ossigeno l'organismo e nell'eliminare l'anidride carbonica.
Bisogna ricordare che la respirazione non termina a livello polmonare, infatti l'ossigeno trasportato dal sangue, deve arrivare ai tessuti di tutto il corpo per garantire il nutrimento e il funzionamento.
Vi è mai capitato di avere il cosiddetto "fiatone" dopo un'intensa attività? Non è altro che un'aumentata ventilazione polmonare.
Con il movimento, con un'attività sportiva si possono ottenere i seguenti effetti:
riduzione del tempo di recupero. Una persona abituata al moto impiegherà meno tempo per tornare alla respirazione normale dopo lo sforzo.
Minor aumento della frequenza respiratoria: Il soggetto allenato, ha una frequenza respiratoria più bassa rispetto al sedentario.
Aumento della capacità vitale. La capacità vitale è la quantità d'aria, misurata in litri con un'apposita macchina, lo spirometro, che si riesce a soffiare con una espirazione forzata, dopo una massima inspirazione. Lo sportivo ha una capacità vitale superiore a quella del sedentario, significa che ha una migliore mobilità della gabbia toracica e da un sistema muscolare respiratorio più potente.
Potenziamento della meccanica respiratoria. I muscoli respiratori, in particolare il diaframma, con l'esercizio motorio aumentano la loro potenza ed efficienza.

Effetti sul cuore e sulla circolazione sanguigna:
l'apparato cardio-circolatorio è costituito dal cuore, muscolo cavo involontario, perché i suoi movimenti non dipendono dalla nostra volontà. E' situato nel torace tra i due polmoni e spostato verso sinistra.
L'attività fisica produce i seguenti effetti:
la forma del cuore cambia. Il cuore di un'atleta diventa quasi sferico.
Il cuore diventa più grosso. Aumentano di volume le cavità interne.: atrii e ventricoli e le stesse pareti muscolari si ispessiscono.
Aumenta la portata cardiaca. Quantità di sangue messa in circolo in un minuto.
Riduzione delle pulsazioni a riposo (bradicardia). Si ottiene solo grazie ad un costante e prolungato allenamento.
Riduzione dei tempi di recupero dopo sforzo.
Aumento dei capillari del cuore. Il cuore di chi si allena aumenta il numero dei suoi capillari per garantirsi una migliore nutrizione.
Facilitazione del ritorno del sangue al cuore.

Effetti sulla funzione digestiva:
L'esercizio rinforza e rende più veloci i movimenti dello stomaco e dell'intestino. Da ricordare che se dopo un pasto, lo sforzo muscolare è intenso, il processo digestivo diventa lento e difficoltoso.
Non si può mangiare abbondantemente e poco dopo fare attività, bisogna rispettare i tempi della digestione e soprattutto non abbuffarsi!!!

Effetti sul sistema nervoso:
Il movimento è l'atto più visibile prodotto dal sistema nervoso; è la risposta motoria a un'eccitazione nervosa.
Un movimento può essere svolto per una propria decisione o necessità oppure perché stimolato da ciò che ci circonda; In questo caso sono gli organi di senso che inviano lo stimolo e la relativa informazione al cervello. Ricevuta l'informazione si elabora uno schema di movimento utile per eseguire correttamente il gesto (schema ideo-motorio). Preparato lo schema, il cervello produce gli stimoli nervosi adeguati a far contrarre i giusti muscoli con la giusta forza e nella giusta successione.
Oltre al movimento volontario si parla di movimento riflesso, che si realizza come risposta immediata e non voluta coscientemente.


Fonti: "Il manuale di educazione fisica e sport" di J. Mapelli e A.Tonetti.

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